La 5a Giornata Nazionale delle vittime civili della guerra e dei conflitti nel mondo è stata davvero ricca di emozioni; gli studenti che hanno partecipato al concorso "Capire la Guerra dalle voci delle vittime civili di ieri e di oggi" hanno saputo coinvolgere l’intera platea - sul web e in presenza - con le loro opere d’arte, illustrazioni grafiche, video e scritti attraverso i quali hanno raccontato la loro percezione della guerra.
Il punto di vista dei ragazzi oggi è essenziale perché loro saranno i protagonisti di domani.
Oggi più che mai è importante renderli consapevoli delle dinamiche politiche e sociali in cui vivono per affrontare il futuro promuovendo una cultura di pace ed evitare gli errori e gli orrori del passato.
 
Complimenti agli alunni della classe 3F dell' IC Fermi di Rimini per il secondo posto al concorso scolastico Nazionale MIUR/ANVCG
"Capire la guerra dalle voci delle vittime civili di ieri e di oggi" indetto per la quinta GiornataNazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo
 
Grazie alla prof. Federica Fratta e alla Dirigente MyriamToccafondo per avere aderito al concorso
 
 
 
 
 
 
 

IL NOSTRO VIAGGIO A ROMA

In una mattinata scolastica come tante, la Prof.ssa Fratta  propone alla nostra classe di partecipare ad un concorso organizzato dall’Associazione Nazionale Vittime civili di guerra, con lo scopo di farci capire i danni della guerra subiti da tutte le vittime civili, quelle di ieri e quelle di oggi.

La mia classe è stata entusiasta da subito all’idea di inaugurare questo progetto e non abbiamo avuto dubbi su cosa fare. Un video con le testimonianze di qualcuno che la guerra l’avesse veramente vissuta. Personalmente mi è venuto subito in mente di rivolgermi per un’intervista a Mira, una ragazzina proveniente dalla striscia di Gaza, da dove è dovuta fuggire per sopravvivere. Il mio compagno Yuri, invece, ha pensato a sua nonna, Maria, che aveva perso entrambi gli occhi a causa dell’esplosione di una mina durante la seconda guerra mondiale.

Concluse le riprese non restava che aspettare il giudizio della commissione che decretasse i vincitori del concorso.

L’attesa è stata lunga a causa dei numerosi rinvii dovuti al Covid, ma finalmente la Prof. ssa ci comunica che eravamo tra i primi tre classificati ed eravamo invitati a Roma per la premiazione. Abbiamo scelto a sorteggio una delegazione di tre alunni che rappresentasse la classe per ritirare il premio. Io ero tra i fortunati.

Abbiamo fatto un lungo viaggio in treno e una volta arrivati a Roma abbiamo incontrato gli altri studenti da tutta Italia che erano lì per il nostro stesso motivo. Erano quasi tutti più grandi di noi.

Il giorno prima della premiazione ci hanno portato a visitare una mostra di Street art  al Quadraro, un quartiere di Roma dove è avvenuto il secondo rastrellamento nazifascista  più grande dopo quello del Ghetto. Ovviamente il tema della mostra era il ricordo di tutte le vittime civili del periodo della seconda guerra mondiale.

Molto d’impatto è stata la giornata della premiazione alla “Casa del mutilato”. Era tutto così grande e prezioso…

Nicola Quartulli (classe 3F) 


Per me andare a Roma è stata un'esperienza completamente nuova  che mi ha arricchito dentro. Durante la premiazione però, quando mi hanno intervistato, non è andata proprio benissimo, ero talmente emozionato che ho fatto fatica ad esprimere quello che volevo dire. Ritengo di essere stato molto fortunato ad avere avuto questa opportunità.

Gabriele Halili  (classe 3F)


Il giorno della premiazione, dopo aver fatto colazione, ci siamo diretti verso la “Casa del mutilato” un museo in cui si possono trovare molte sculture e dipinti che raccontano in un modo o nell’altro della guerra e delle vittime da essa causate.

Prima di sapere l’esito del concorso abbiamo visto esposti i lavori delle altre scuole, gli altri video, abbiamo ascoltato le poesie sulla guerra scritte da ragazzi poco più grandi di noi e, infine, ci hanno rivelato che ci eravamo piazzati al secondo posto.  Che grande gioa!

Ho veramente apprezzato l’opportunità di andare a Roma, mi sono sentito molto fortunato a poter rappresentare la mia classe in un’occasione così importante.

Caushi Renis (classe 3F)


 

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